Lucia Carpentieri nasce a Salerno nel 1980. Figlia d’arte, si avvicina alla pittura giovanissima nello studio del padre, Michele Carpentieri, pittore e ceramista. La sua formazione iniziale è segnata dallo studio dei grandi maestri della pittura italiana, da Caravaggio a Giovanni Bellini, da Barocci a Hayez, con particolare attenzione alla tecnica oleografica.
Nel 2005 intraprende il percorso della ceramica, attratta dal carattere alchemico e trasformativo di questa antica arte del fuoco, che diventa presto il suo linguaggio espressivo principale. Nel 2010 apre il suo primo laboratorio, Zuma, nel centro storico di Avellino, trasferito poi nel 2015 a Vietri sul Mare.
Ha partecipato a numerose mostre e concorsi, ricevendo premi e riconoscimenti, tra cui: il Primo Premio ex aequo al Premio Nazionale Viaggio attraverso la Ceramica (2020); il Primo Premio al concorso internazionale Ceramics in Love – Three di Castellamonte (2021). Ha esposto in sedi prestigiose come il Museo Carlo Zauli di Faenza, il Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino, e al Museo Civico Palazzo dei Consoli di Gubbio.
Nelle opere di Lucia Carpentieri emergono evidenti richiami all’arte Optical, con riferimenti espliciti a figure come Victor Vasarely e Bridget Riley. Il suo lavoro si distingue per una rigorosa esplorazione delle geometrie e dei pattern, influenzata tanto dalle culture mesoamericane quanto dalla tradizione ceramica italiana. L’uso esclusivo del bianco e nero diventa una scelta stilistica precisa, capace di valorizzare l’equilibrio tra ordine e dinamismo.

Lucia Carpentieri was born in Salerno in 1980. A child of artists, she approached painting at a very young age in her father Michele Carpentieri’s studio, a painter and ceramist. Her early training was marked by the study of great masters of Italian painting, from Caravaggio to Giovanni Bellini, from Barocci to Hayez, with particular attention to the oleographic technique.
In 2005 she began her journey into ceramics, attracted by the alchemical and transformative nature of this ancient art of fire, which soon became her main expressive language. In 2010 she opened her first workshop, Zuma, in the historic center of Avellino, which was later relocated in 2015 to Vietri sul Mare.
She has participated in numerous exhibitions and competitions, receiving awards and recognitions, including: the First Prize ex aequo at the National Prize “Viaggio attraverso la ceramica” (2020); the First Prize at the international competition “Ceramics in Love – Three” in Castellamonte (2021). She has exhibited in prestigious venues such as the Carlo Zauli Museum in Faenza, the Ceramics Museum of Montelupo Fiorentino, and the Civic Museum Palazzo dei Consoli in Gubbio.
In Lucia Carpentieri’s works, clear references to Optical Art emerge, with explicit nods to figures such as Victor Vasarely and Bridget Riley. Her work is distinguished by a rigorous exploration of geometries and patterns, influenced both by Mesoamerican cultures and the Italian ceramic tradition. The exclusive use of black and white becomes a precise stylistic choice, capable of highlighting the balance between order and dynamism.